Come investire i tuoi risparmi con le azioni

come investire i risparmi

Quando si possiedono dei risparmi, soldi messi da parte che non servono per i pagamenti ricorrenti, è possibile considerare l’opzione dell’investimento nella Borsa Valori. In particolare si può creare un portafoglio diversificato, scegliendo con attenzione alcuni titoli sui quali puntare. Vediamo come investire i risparmi in azioni, dalla scelta dei titoli alla costituzione di pacchetti adeguati alle proprie esigenze.

Come funziona la Borsa?

La Borsa è un ambiente telematico all’interno del quale si trovano le azioni delle società quotate, con mercati finanziari dotati di una sede fisica come quelli di Milano, Londra o Tokyo. Un’azienda può essere presente in un solo listino, oppure in due Borse differenti, ad esempio come il gruppo Luxottica inserito nel FTSE MIB di Borsa Italiana e nel NYSE della Borsa di New York.

Le aziende decidono di quotarsi per diversi motivi, ad esempio per ottenere fondi con i quali investire nello sviluppo della società, oppure per ricevere un compenso economico dopo una fase di crescita al di fuori della Borsa. Al momento dell’entrata vengono messe a disposizione degli investitori delle azioni, delle quote che permettono di possedere un pezzettino dell’impresa.

In base al tipo, questi titoli possono offrire alcuni diritti, tra cui la partecipazione alle assemblee degli azionisti, il pagamento di dividendi e altri privilegi. L’obiettivo principale di un investitore è fare profitto, quindi si cerca di comprare un’azione a un prezzo vantaggioso, nella speranza che la quotazione del titolo cresca per rivenderlo maturando un guadagno.

Perché i prezzi delle azioni oscillano?

Ogni titolo di una società quotata è soggetto ad alcuni fattori, aspetti interni ed esterni che possono influire positivamente o negativamente sul valore delle azioni. Tra le condizioni interne ci sono quelle relative all’indebitamento dell’impresa, ai risultati operativi sui ricavi e gli utili, al piano industriale di sviluppo, ai costi da sostenere ed eventuali programmi di acquisizioni, cessioni e collaborazioni.

Dopodiché esistono dei fattori esterni, non strettamente legati all’attività commerciale e imprenditoriale dell’azienda, i quali possono determinare un trend rialzista o ribassista sul titolo. Si tratta ad esempio delle prestazioni economiche del paese di origine, oppure di quelli in cui il gruppo è attivo, delle politiche monetarie delle banche centrali di riferimento, delle speculazioni, delle condizioni del settore o di crisi finanziarie ed economiche generalizzate.

Come creare un portafoglio diversificato di azioni

Individuare le azioni su cui investire non è semplice, infatti bisogna verificare tantissime caratteristiche differenti. Tuttavia, prima di scegliere i titoli su cui puntare, è necessario stabilire alcuni criteri principali, aspetti che permettono di capire su quale tipo di azioni concentrarsi. Alla base di tutto c’è la creazione di un portafoglio d’investimento diversificato, all’interno del quale inserire titoli di vario genere, tra cui:

  • azioni stabili di grandi società;
  • azioni che pagano un dividendo;
  • azioni con previsioni rialzista;
  • azioni di nuove società.

Di norma la maggior parte del capitale dovrebbe essere destinato all’acquisto di azioni a basso rischio, ovvero titoli di società con una crescita lenta ma costante, una presenza di lunga data e possibilmente che paghino anche dei dividendi. Ad esempio rientrano in questo gruppo azioni di aziende come ENI, Poste Italiane, Intesa Sanpaolo e Generali.

Dopodiché si possono inserire dei titoli di imprese con una crescita più elevata, in cui però convivono due fattori:

  • rischio medio;
  • volatilità moderata.

Ciò significa che è indispensabile acquistare nel momento giusto, quando l’azienda presenta buone prospettive di crescita nel breve e nel medio periodo, poiché a lungo termine la quotazione potrebbe calare drasticamente. Una percentuale ridotta del portafoglio azionario dovrebbe essere destinata all’acquisto di titoli di aziende che possono crescere rapidamente, azioni rischiose con una forte componente di imprevedibilità.

A questo punto esistono i titoli più rischiosi di tutti, delle vere e proprie scommesse sulle quali rimanere sempre molto prudenti, con un’esposizione minima inferiore al 10% del pacchetto di titoli. Si tratta di azioni di nuove imprese emergenti, le quali operano in settori innovativi o stanno sviluppando nuovi prodotti, dei quali non si conosce ancora il reale potenziale. Lo stesso vale per i titoli di aziende in crisi, le quali potrebbero invertire la tendenza offrendo un guadagno potenziale elevato.

Come scegliere le azioni su cui investire i propri risparmi?

Come abbiamo visto è fondamentale creare un portafoglio diversificato, per investire i risparmi in azioni in maniera accurata e pianificata. All’interno la quota maggiore deve essere occupata da grandi società solide, possibilmente con erogazione dei dividendi come Apple, Microsoft, ENI o Generali. Una percentuale minore invece va alle azioni di imprese con una crescita più forte, dove però è essenziale acquistare al prezzo giusto.

Una minima parte del portafoglio titoli può essere destinata ad azioni più rischiose, come quelle di aziende in difficoltà, nuove società e imprese sulle quali esistono delle potenzialità ma anche delle incertezze piuttosto consistenti. Dopo aver selezionato le migliori azioni da monitorare, in base a questi criteri, alle proprie esigenze, al capitale a disposizione e agli obiettivi che si vogliono perseguire, è il momento di analizzare ogni titolo del dettaglio.

Per farlo bisogna studiare il piano industriale dell’azienda, i costi, la posizione nel mercato, i risultati operativi e in generale il modello di business. Più si conosce l’impresa e il settore di riferimento maggiori saranno le possibilità di investire in maniera oculata. Nella scelta delle azioni è inoltre importante inserire due strategie come l’analisi tecnica e quella fondamentale, la prima consente di determinare il prezzo giusto per l’acquisto, la seconda i fattori macroeconomici che possono influenzare l’andamento del prezzo del titolo in Borsa.

Come investire in azioni tramite i CFD?

Oltre alla compravendita classica di titoli, è possibile investire in azioni tramite strumenti derivati come i CFD. Questi prodotti finanziari sono dei contratti tra il broker e il trader, con i quali è possibile fare trading online sulle oscillazioni dei prezzi del sottostante. Ogni CFD infatti è vincolato al prezzo dell’asset di riferimento, replicandone l’andamento in maniera speculare.

In questo modo basta aprire un conto di trading presso un broker regolamentato, dopodiché si possono usare i contratti per differenza per investire sia al rialzo che al ribasso. Ciò comporta maggiore libertà nella scelta dei titoli, infatti si possono aprire posizioni prevedendo che il valore delle azioni salga, oppure al contrario con l’auspicio che la quotazione scenda. Questo metodo è sicuramente più semplice, richiede meno capitale e permette di gestire gli investimenti in maniera digitale, dal pc o da qualsiasi dispositivo mobile.

Allo stesso tempo è indispensabile dominare l’analisi tecnica, poiché il trading di azioni con i CFD si basa sullo studio analitico dei grafici, attraverso il quale pianificare strategie d’investimento accurate. Ovviamente è possibile investire in entrambi i modi, direttamente con l’acquisto di azioni di società quotate e indirettamente tramite i contratti derivati, speculando in questo caso sulle oscillazioni dei prezzi.

Inoltre i CFD si possono utilizzare come protezione delle posizioni, tutelandosi dopo l’acquisto di un titolo nel caso il suo valore dovesse scendere. Ad ogni modo è fondamentale mantenere un comportamento prudente, analizzare ogni opzione con grande attenzione e seguire corsi di formazione professionale. Investire in azioni non è difficile, tuttavia richiede la conoscenza di alcune nozioni di base, delle tecniche utili per l’analisi e una certa esperienza.