Che cos’è il debito?

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Che cos’è il debito?

Cosa tratta il debito e cosa comporta

Il debito principalmente trattasi essere un concetto di finanza ed economia che in breve va a indicare il totale dell’ammontare di denaro di un soggetto, che sia un privato cittadino, società o governo deve dare a una seconda entità privata o pubblica, anche stabilito da un processo giuridico.

Si può considerare come un possibile prestito o in altri casi una possibile obbligazione finanziaria dovuta antecedente ma che deve, necessariamente essere restituita al diretto interessato entro e non oltre un determinato periodo di tempo, in molteplici casi se si tratta di prestiti bancari, vi è l’aggiunta di una percentuale di interessi che può oscillare dall’1 al 3%.

Vi sono diverse tipologie di debito, quello più ricorrente e facilmente riconoscibile come il debito personale. Ovvero in tal modo si riferisce alla singola persona che deve sostanzialmente restituire una somma di denaro per causa di prestito personale, un mutuo ipotecario, un prestito studentesco o per le carte di credito.

Il debito aziendale invece riguarda la società e i suoi fornitori o gli istituti di credito, trattasi dunque di impiegare una risoluzione all’addebito saldandolo in accordo alla tempistica fra l’azienda richiedente e il suo creditore, per rispondere alle obbligazioni che sono state emesse per poter finanziare le attività dell’impresa.

Per debito pubblico si intende la rappresentazione del debito generale di un governo nazionale oppure locale, che può essere contratto per poter finanziare nel breve o lungo termine dei progetti pubblici o cercare di coprire un grave deficit di bilancio, in modo che determinate spese rientrino nel budget dello Stato.

Un debito che può avere implicazioni a breve termine indica che la restituzione non deve avvenire oltre un anno esatto dalla stipula creditaria, mentre se si tratta di un debito a lungo termine, vi sarà la possibilità di rimborso ritardato la quale vi sarà comunque una precisa data prestabilità prima della concessione del finanziamento.

Il debito può inoltre avere serie implicazioni sulla singola condizione economica individuale, indipendentemente se si tratta di un privato o dell’azienda. Un elevato debito o più debiti potrebbe mettere in difficoltà se non si riesce a soddisfare gli obblighi di pagamento, per non poter più ottenere futuri ulteriori prestiti o finanziamenti.

Per questo è fondamentale gestire il debito in maniera responsabile, specialmente da privato verso la banca di referenza, in modo da potersi sempre garantire di essere un valido soggetto a futuri prestiti, in ogni caso è sempre consigliato rispettare i termini entro il determinato periodo di tempo.

Cos’è il debitore e il creditore

Il rapporto tra il debitore e il suo creditore è un concetto fondamentale all’interno del diritto civile e di conseguenza nell’ambito delle obbligazioni. Si basa principalmente nella relazione finanziaria il quale, da una parte vi è il debitore ovvero colui che ha l’obbligo legale contrattuale di adempiere alla prestazione economica che è stata precedentemente valutata, mentre il creditore è colui che avrà diritto a ricevere la suddetta prestazione.

La natura della prestazione è di certo importante per il debitore quanto per il creditore, in quanto indica l’obbligazione del debito e che di conseguenza si può assumere in diverse forme a seconda della tipologia, partendo ad esempio della prestazione personale. Trattasi di una prestazione economica che deve essere eseguita personalmente dal legittimo debitore, ove appunto il creditore abbia un determinato interesse.

Ad esempio se un soggetto si impegna a voler eseguire dei lavori di ristrutturazione per una seconda persona, la prestazione richiederà l’intervento diretto del suddetto debitore. Mentre nella prestazione indifferente si verifica invece quando la prestazione può essere di tale natura che risulti indifferente se all’adempimento sia il diretto interessato una terza parte.

Si consegue dunque che l’oggetto dell’obbligazione è fungibile oppure quando la prestazione richiede determinate competenze, oppure caratteristiche prestabilite, quindi se una persona si impegna ad esempio a consegnare una determinata quantità di una merce, il creditore può quindi accettare la consegna non dal debitore ma da un terzo.

Se si tratta del carattere patrimoniale della prestazione allora si costituisce un oggetto di obbligazione che si distingue o dal bene materiale oppure dall’attività dovuta da una parte all’altra tra il debitore e il creditore. Significa che il primo deve fornire una determinata prestazione che abbia un certo valore economico e quindi soddisfi appieno l’interesse del creditore.

Infine è importante che venga sottolineato che la natura della prestazione del debitore potrebbe variare a seconda della tipologia di obbligazione e quindi della disposizione contrattuale precedentemente stipulata da normative applicabili.

Cosa sono i debiti chirografari

I debiti chirografari sono quei debiti che vengono concessi a un debitore solo in base alla sua firma e nient’altro, quindi senza dovute ulteriori garanzie. Questo tipo di debito viene concesso solo da un creditore su base fiduciaria al debitore che sarà capace in breve tempo di annullare la prestazione precedentemente fornita.

Per considerare appieno cosa sono i debiti chirografari bisogna intanto comprenderne la chiara definizione, ovvero che sono dei debiti non garantiti, il che significherà non sono mai supportati da alcun tipo di garanzia come l’ipoteca o cauzione quindi il creditore si andrà ad affidare completamente al soggetto debitante.

La concessione invece può essere fornita da banche, istituti finanziari o diverse ulteriori entità del credito. La decisione di concedere questa tipologia di debito dipende in modo esclusivo dalla valutazione di solvibilità del debitore e dalla sua capacità nel tempo di ripagare i dovuti debiti.

Tuttavia anche nei debiti chirografari possono essere applicati degli interessi extra, quindi sempre dipendenti da condizioni contrattuali e dalle personali politiche finanziarie del creditore a cui ci si andrà ad affidare.

Il rischio per il creditore è dunque la garanzia del tutto assente, dipendendo totalmente dalla credibilità e fiducia del debitore che in questo caso, egli gode della totale legittimità del creditore di fornire appieno la prestazione economica senza ottenere da subito, clausole di pagamento immediato.

I debiti chirografari inoltre saranno estinti attraverso il pagamento completo e non parziale o suddiviso in micropagamenti come in altri tipi di debito, quindi il consolidamento deve essere unico e completo ad un unico prestito a condizione di rimborso favorevole senza alcuna eccezione, nemmeno fra privati.

Ecco perchè è importante considerare ogni informazione attraverso delle specifiche politiche economico debitarie, onde evitare che nessuna delle due controparti si ritrovi ad affrontare eventuali problemi legali, quindi in ogni caso sarà sempre fondamentale l’aiuto dell’esperto finanziario.

Carta prepagata

Come scegliere la giusta carta prepagata: consigli

La carta prepagata, un tempo considerata semplicemente uno strumento alternativo per gli acquisti online, ha assunto un ruolo centrale nella finanza moderna degli italiani. 

 

Con l’evoluzione tecnologica e l’innovazione finanziaria, queste carte hanno trasceso la loro funzione originaria, diventando prodotti sempre più sofisticati e al passo con le esigenze dei consumatori. 

 

Dall’essere semplicemente un mezzo di pagamento ricaricabile, oggi abbracciano funzioni che prima erano riservate esclusivamente ai conti correnti tradizionali. 

 

Si parla, infatti, di carte prepagate con IBAN, che permettono operazioni come l’invio e la ricezione di bonifici o l’accredito diretto di stipendi e pensioni. 

 

Ma come orientarsi in questo mare di opzioni e scegliere quella più adatta alle proprie necessità? Se sei alla ricerca della carta prepagata perfetta, che sia gratuita, vantaggiosa o entrambe, sei nel posto giusto. 

 

In questo articolo, ci immergeremo nel mondo delle carte prepagate, scoprendo quali sono gli elementi per valutare le migliori sulla base delle proprie esigenze. Ad esempio, attualmente in Italia ci sono diverse offerte interessanti come quella di carta Hype. Se vuoi avere maggiori informazioni, qui puoi leggere una carta hype recensione, per capire se si adatta realmente alle tue necessità. 

 

Principali tipologie di carte prepagate 

 

Le carte prepagate sono diventate uno strumento indispensabile nel panorama finanziario moderno. Ma con così tante opzioni disponibili, come scegliere quella giusta? Ecco una guida dettagliata alle diverse tipologie di carte prepagate.

 

La Carta Prepagata Ricaricabile Senza Conto Corrente è la variante più semplice e diretta della carta prepagata. Essendo priva di IBAN, la sua funzionalità principale risiede nella capacità di eseguire prelievi e pagamenti, sia in negozi fisici che online. 

 

Ci sono poi le più gettonate come la Carta Prepagata con IBAN questa è spesso chiamata “carta conto”, combina le funzionalità di una carta prepagata e un conto corrente. Essendo dotata di IBAN, permette operazioni più avanzate come bonifici e accredito di stipendi o pensioni. Prodotti come Flowe, Revolut, HYPE, e SuperFlash di Intesa Sanpaolo rientrano in questa categoria.

 

Utili per gli acquisti online invece le carte prepagate collegate a un conto corrente digitale, che permettono di fare acquisti in sicurezza e di non avere l’onere di una carta fisica da portare sempre con sé. 

 

Esiste poi anche la possibilità di richiedere una carta prepagata per minorenni, queste sono adatte per giovani sotto i 18 anni, come la Flash di Intesa Sanpaolo, consentono ai genitori di monitorare e gestire le spese dei figli.

 

Come scegliere la carta prepagata: i fattori da considerare

 

Le carte prepagate sono diventate uno strumento di pagamento sempre più popolare per la loro praticità e accessibilità. 

 

Che tu stia cercando una soluzione per controllare le tue spese, un’opzione senza l’onere di un conto corrente o semplicemente un mezzo per gestire le tue transazioni online, una carta prepagata potrebbe essere la risposta. 

 

Ma con così tante opzioni sul mercato, come si può decidere quale sia la migliore per le proprie esigenze? Ecco alcune considerazioni da tenere a mente:

 

  1. Costi associati: Anche se alcune carte prepagate sono gratuite, molte hanno costi associati come canoni mensili, costi di attivazione o commissioni per determinate transazioni. È essenziale leggere attentamente i dettagli per assicurarsi di capire tutti i potenziali costi.
  2. Tipologia di carta: Ci sono carte prepagate con o senza IBAN, collegate a conti digitali, per aziende, per minorenni o usa e getta. La scelta dipenderà dalle tue specifiche esigenze. Ad esempio, se prevedi di utilizzarla per ricevere lo stipendio, avrai bisogno di una con IBAN.
  3. Limite di prelievo e spesa: Alcune carte hanno limiti giornalieri o mensili su quanto puoi prelevare o spendere. Assicurati che questi limiti siano in linea con le tue abitudini di spesa.
  4. Accesso digitale: Una piattaforma di home banking facile da usare o un’app mobile intuitiva possono rendere molto più semplice la gestione delle tue finanze e delle operazioni quotidiane.
  5. Tipo di operazioni disponibili: Non tutte le carte prepagate offrono le stesse funzionalità. Mentre alcune possono gestire bonifici o addebiti diretti, altre potrebbero non offrire queste opzioni.
  6. Promozioni e offerte: Molti fornitori offrono promozioni speciali, come canoni ridotti o sconti per nuovi clienti. Vale la pena di cercare queste offerte, ma ricorda di leggere sempre le piccole lettere per eventuali vincoli o requisiti.
  7. Opzioni di prelievo: Mentre alcune carte ti permettono di prelevare gratuitamente da qualsiasi sportello ATM, altre potrebbero addebitarti commissioni se usi uno sportello di una banca diversa dalla loro. Inoltre, alcune carte potrebbero avere reti di sportelli limitate.

 

In conclusione, la chiave per scegliere la migliore carta prepagata è valutare attentamente le tue esigenze personali e finanziarie e confrontare le diverse opzioni disponibili sul mercato. 

 

Dedica del tempo a leggere i termini e le condizioni, così da avere una comprensione chiara di ciò che stai ottenendo e a quali costi. Con la giusta ricerca e riflessione, sarai in grado di trovare la carta prepagata perfetta per te.

Rifiuto di un prestito personale, perché avviene e come prevenirlo?

La banca ti ha comunicato il rifiuto di un prestito personale ma non sai per quale motivo? Oltre a scoprire il perché, questa guida ti tornerà utile anche qualora desiderassi un finanziamento e volessi conoscere le condizioni ideali affinché la domanda venga approvata.

Innanzitutto, sappi che ogni ente finanziario si occuperà di valutare la posizione creditizia al CRIF, ovvero il registro elettronico in cui viene stimata la tua affidabilità finanziaria. In esso, potresti risultare tra i protestati e cattivi pagatori, due potenziali motivi di esclusione al credito.

9 motivi che spiegano il rifiuto del tuo prestito personale

Il prestito personale è un incentivo economico che si differenzia dai finanziamenti finalizzati, poiché l’ente finanziario previa accettazione, ti erogherà la somma di denaro da te desiderata, senza chiederti quella che sarà la destinazione di quest’ultima.

  1. Reddito non sufficiente: in base ad una completa valutazione, la banca potrebbe aver ritenuto che la tua posizione creditizia non garantirebbe a loro una sicurezza tale, da fidarsi a concederti il finanziamento.
  2. Posizione lavorativa precaria: ogni ente finanziario desidera tutelarsi, motivo per cui ti domanderà delle garanzie. Per importi superiori, spesso il contratto a tempo indeterminato è indispensabile, per cui se avessi un lavoro precario, il tuo prestito potrebbe risultare rifiutato.
  3. Cattivo pagatore: le banche analizzano la tua posizione finanziaria sul sistema elettronico nazionale. Se il tuo profilo risultasse inadempiente e tra i cattivi pagatori, non avrai alcuna possibilità di ottenere denaro in prestito.
  4. Protestati: situazione analoga alla precedente, con la differenza che se fossi stato protestato, significherebbe un’affidabilità creditizia pari a zero, poiché significa che non hai saldato in tempo nessuna cambiale.
  5. Prestiti doppi: non sempre due finanziamenti in contemporanea sono ammessi, poiché secondo l’istituto di credito si potrebbe creare una situazione di sovraindebitamento.
  6. Più richieste di finanziamento: se avessi effettuato più richieste di prestiti personali, molto probabilmente il rifiuto è inerente a questo.
  7. 30 Giorni dal finanziamento non accettato: qualora avessi effettuato una precedente domanda di prestito, ma quest’ultimo non fosse stato accettato, dovrai far trascorrere 30 giorni prima di richiederne uno nuovo.
  8. Garante non valido”: un terzo soggetto potrà prendere le responsabilità al posto tuo, di garantire la restituzione della cifra erogatati, a patto che egli soddisfi le esigenze che mancano a te. Ad esempio, la presentazione di una busta paga e di un contratto a tempo indeterminato.
  9. Primo finanziamento: spesso potrebbe capitare, che il primo prestito non vada a buon fine a causa dell’assenza di dati creditizi presso il SIC, nonché il sistema di informazioni creditizie. Se così fosse, la Legge prevede che le banche debbano informarti.

Pratica del finanziamento in lavorazione: come farsela accettare

Se la tua pratica del finanziamento è in lavorazione, probabilmente sei in tempo per conoscere le possibilità che il tuo finanziamento venga approvato. Viceversa, fai in modo di aggiungere della documentazione tale, che ti consenta il completamento della domanda con successo.

Una piccola premessa prima di proseguire con i nostri tips, informati sempre sul tasso di usura massimo di Banca d’Italia, poiché molti enti creditizie approfittano della disinformazione per tassare in maniera sproporzionata e fuori Legge.

Per evitare che la tua richiesta di credito venisse negata, ti suggeriamo di leggere minuziosamente le condizioni imposte da quella tipologia di prestito. Ad esempio, se richiedesse obbligatoriamente un contratto a tempo indeterminato, sarebbe inutile tentar la sorte avendo una posizione precaria.

Accertati piuttosto, se le garanzie alternative come fideiussione, garante o pegno, possano essere delle soluzioni adeguate alla domanda.

Devi sapere inoltre, che un finanziamento (al di là che sia finalizzato o personale), richiederà delle documentazioni differenti in base all’ente a cui ti stai rivolgendo. Quindi, potresti procedere con un preventivo di più banche e valutare le condizioni a te più affini.

Presta maggior attenzione alle sovvenzioni finalizzate. Infatti esse, prevedono l’erogazione del denaro soltanto per determinato scopi, escludendo tutto il resto.

Un altro consiglio che posso sicuramente darti è quello di seguire le guide per ottenere delle piccole somme di denaro (fino a 2000€) in prestito per acquistare elettrodomestici, mezzi per spostarsi o per viaggiare. Seguendo passo passo quello che dicono, eviterai di commettere errori o di essere in qualche modo truffato da enti non autorizzati a concedere dei finanziamenti.

Ti è appena stato rifiutato un prestito personale e credi che il motivo sia uno di quelli elencati in questa guida? Oppure quest’ultima è stata utile come prevenzione di diniego? Se ti va, raccontaci la tua esperienza con un commento.

Password Mastercard dimenticata

Password Mastercard dimenticata: come fare per recuperare i dati di accesso?

L’attenzione necessaria per i dati del Conto Corrente e della propria MasterCard, sono fondamentali, ma cosa fare quando si è dimenticata la password della propria MasterCard?

La prima cosa che si fa è quella di andare nel panico. Ovviamente oggi, con le nuove tecnologie e i diversi programmi, diventa sempre più semplice e facile poter recuperare i propri dati. La cosa importante è cercare di non cliccare sui primi link che troviamo nei motori di ricerca. Leggi tutto

Codice cliente Poste

Codice cliente Poste: registrazione e attivazione, come recuperarlo e contatti per assistenza

Possedendo un conto corrente postale oppure anche avendo delle carte prepagate che appartengono all’ente postale, si riceve un codice cliente. Praticamente diventiamo tutti dei soggetti che sono identificati esclusivamente tramite un numero.

Con il proprio codice cliente è possibile aprire poi un account sul sito delle Poste, naturalmente completo di password privata. Tramite la registrazione al sito, si ha poi diritto a usare tutti i servizi che sono disponibili direttamente online. Leggi tutto

Conto corrente Qubì Ubi Banca

Conto corrente Qubì Ubi Banca: servizi e prodotti

Qubi è il nuovo conto corrente di Ubi Banca di tipo modulare e che significa che potremo comporre il servizio con diverse opzioni a disposizione e questo infatti per venire incontro a tutte le esigenze e ai bisogni di qualsiasi tipo di esigenza. Qubi ci offrirà infatti quattro tipi diversi di moduli tra cui scegliere e che potremo attivare e due dei quali sono personalizzabili. Leggi tutto